Amazon Prime. Novità per tutti gli iscritti al programma

Amazon Prime Video sta adeguandosi a un trend già adottato da altre piattaforme di streaming, come Netflix. In particolare, il costo dell’abbonamento a Prime Video subirà un leggero aumento per coloro che desiderano guardare i contenuti Prime senza interruzioni pubblicitarie. Per gli utenti che accettano di visualizzare gli spot, il costo mensile rimarrà invece invariato, ma la visione sarà occasionalmente interrotta dalla pubblicità. A proposito: volete ricevere sconti su Amazon fino al 50%? Iscrivetevi al nostro Canale Mondo Offerte Amazon, su Telegram o su WhatsApp!

Amazon Prime Video. La pubblicità o l’aumento

Chi desidera evitare la pubblicità dovrà sottoscrivere un abbonamento premium, al costo aggiuntivo di 2,99 dollari al mese negli Stati Uniti. Per l’Italia, ancora non è stato comunicato il dettaglio del sovrapprezzo, dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 euro, il cambiamento però è certo e avrà luogo entro la fine del 2024.

La decisione di Amazon segue una tendenza già osservata con Netflix, che ha introdotto un abbonamento con pubblicità a fronte di un costo inferiore, e Disney+, che ha aumentato i prezzi dei suoi abbonamenti introducendo al contempo una versione con annunci pubblicitari. Queste mosse riflettono una strategia più ampia nel settore dello streaming, dove le piattaforme cercano nuovi modi per aumentare i ricavi e finanziare la produzione di contenuti originali e di alta qualità.

In Italia, il costo dell’abbonamento Amazon Prime, che include Prime Video, è passato a 49,90 euro all’anno nel settembre del 2022, rispetto ai precedenti 36 euro. L’introduzione degli annunci pubblicitari e il sovrapprezzo per un’esperienza senza pubblicità rappresentano un ulteriore aumento dei costi per gli utenti, che dovranno valutare attentamente il valore dell’offerta in relazione al prezzo.

Da un lato, la pubblicità potrebbe aprire nuove opportunità di monetizzazione per le piattaforme, consentendo loro di investire in contenuti ancora più ricchi e diversificati. D’altro lato, per gli utenti significa dover fare i conti con un modello sempre più simile a quello della televisione tradizionale, con la necessità di soppesare il desiderio di contenuti di qualità rispetto alla tolleranza verso gli annunci pubblicitari.