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Bernabé su Tim. Gli utenti devono abituarsi a pagare di più

Franco Bernabè, TIM

Franco Bernabè, ex amministratore delegato di Telecom Italia e uomo molto influente esperto di finanza e di industria, è tornato a parlare della situazione di Tim poche ore fa. Secondo Bernabè, profondo conoscitore del settore delle telecomunicazioni ed in particolare del gigante Tim, lo scorporo della rete e il ritorno dell’infrastruttura fissa nelle mani dello Stato è l’unica strada oggi concretamente percorribile. È un’analisi però amara, quella di Bernabè, che spiega come il settore delle telecomunicazioni sia in realtà in profonda crisi in tutto il vecchio continente a causa delle regole europee.

Infatti secondo Bernabè l’UE avrebbero sbagliato il quadro delle regole, costringendo le telco a perdere terreno nell’ innovazione nei confronti dei concorrenti cinesi e americani. Questo perché in Europa ed in Italia in particolare, si sono preferite regole orientate alla diminuzione dei prezzi per i consumatori. Oggi, per farla breve, secondo Bernabè, gli utenti italiani pagano troppo poco per la telefonia e per l’ accesso ad internet. E questo porta ad una scarsa marginalità incapace di generare innovazione e investimenti sulle infrastrutture.

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Insomma, se le telco non riescono a generare introiti, meglio che si torni ad un forte intervento pubblico. Infatti, per chi avesse perso qualche puntata del nostro blog, la rete di Tim sarebbe ormai in procinto di tornare in mano allo Stato italiano per mezzo di Cassa Depositi e Prestiti. In caso la proposta di CDP venisse accettata dal consiglio di amministrazione di Tim, ci ritroveremmo nella situazione della famigerata rete unica, con le due principali reti fisse italiane, ovvero Open Fiber e Tim, in mano allo stesso proprietario: lo Stato italiano. Cosa ne pensate di questa situazione? Gli utenti italiani pagano davvero troppo poco? Fatecelo sapere come sempre nei commenti qui sotto.


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Fabrizio Giancaterini. Fondatore del blog UPGO.NEWS e attuale amministratore. Seo e content marketer si occupa di individuare ciò che può interessare i follower del canale. Si occupa quotidianamente dei rapporti con i partner, cercando di creare costantemente un filo diretto ed informale con le compagnie. Nel 2020 fonda anche UPGO.IT SRL, impresa digitale specializzata nella creazione di contenuti di valore per il web. Fabrizio Giancaterini su Facebook

7 commenti su “Bernabé su Tim. Gli utenti devono abituarsi a pagare di più”

  1. Caro Franchetiello, quando sei stato a capo dell’azienda non mi sembra che tu abbia lasciato il “segno”. Sei stato solo uno dei tanti boiardi di stato parcheggiato lì dal governo di turno. Se Tim dovesse alzare i prezzi, quei pochi clienti pigri che ancora non hanno cambiato operatore, transiterebbero verso operatori più economici e con un terzo dei dipendenti e Tim porterebbe i libri in tribunale.

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  2. Carissimo signor Bernabe’ , credo che dovrebbe leggere i commenti dei clienti TIM di quante persone stanno a pagare dei veri e propri disservizi causati dal gestore TIM, a mio avviso rubando a destra e manca promettendo delle offerte che poi si rivelano una vera e propria truffa, altro che aumentare il canone telefonico, oltre a fregare i clienti si vorrebbe far credere che siamo anche agevolati e che stiamo a pagare poco sul livello europeo, ma per piacere, credo che tutti conoscono la frase di toto ” E IO PAGO ” scusa mi correggo e noi clienti veniamo fregati. Cordiali saluti Signor Bernabe’

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  3. Magari caro Bernabé è già di nuovo sulla strada per tornare come AD in TiM ? Condividendo le sue opinioni, come quella dei prezzi della telefonia ai consumatori troppo bassi è fatta di proposito per facilitare il suo ritorno e lavoro come nuovo AD in TIM ? Si sa che l’attuale AD era nominato quando la sinistra era al governo. Ora ci sono altri seduti sulla poltrona….

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  4. La rete telefonica deve essere pubblica, come acqua,luce, gas e autostrade….per i prezzi caro Bernabè forse non ricordi che gli stipendi italiani sono i più bassi d’Europa, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca ….

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  5. Non capisco perchè tutti danno per scontato che la rete di telecomunicazioni finirà in mano allo Stato quando gli azionisti si sgolano a dire che non accettano nessuna delle due offerte. Quanto tempo perso, quante riunioni sprecate: a chi giova tutto questo? Perchè si fa questo teatrino? E’ da anni, molti anni, che va avanti questo teatrino.

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  6. La rete fissa, sia essa rame o fibra deve essere pubblica per una questione strategica di interesse nazionale. Detto questo tutti gli operatori devono poter accedere alla rete con uguali diritti e uguali costi in regime di totale parità di accesso e pagando una congrua concessione. Solo cosi si puó garantire la concorrenza a favore della clientela e Bernabè dice solo cavolate legate aina visione arcaica dell’ economia che vede nei clienti non soggetti di diritto ma solo vacche da mungere

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