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Rottamazione 2023, come si fa la domanda

Come fare la domanda per lo stralcio cartelle 2023. Eccoci a parlare di un tema che sicuramente starà a cuore a molti, ovvero la pace fiscale e la conseguente richiesta della rottamazione delle cartelle 2023. Sebbene sia un argomento un po’ complesso, in questo post vogliamo darvi delle indicazioni per cercare di fare chiarezza e aiutarvi a capirne di più. Prima di iniziare però vi ricordiamo di iscrivervi al Canale Telegram di UpGo, tutto dedicato al risparmio.

Come fare domanda per la rottamazione 2023 in sintesi

Ecco qui sotto le informazioni principali che andremo a raccontare in questo post di UpGo dedicato a come fare la domanda per la rottamazione 2023.

InformazioniDettagli
Cos’è la pace fiscaleUn insieme di misure per chiudere in maniera definitiva debiti e cartelle esattoriali verso il fisco
Cartelle esattoriali rottamabiliTributi e imposte, iva, multe stradali, contributi previdenziali e assistenziali (esclusi debiti verso lo Stato)
Rottamazione cartelle 2023Possibilità di rottamare cartelle esattoriali contratte dal 1° gennaio 2000 al 20 giugno 2022, senza sanzioni, more e interessi, con un’unica soluzione o massimo 18 rate in 5 anni
Modalità di domandaModalità telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2023, con due opzioni: dalla propria area riservata con SPID o Carta di identità digitale, o dall’area pubblica del sito

Cos’è la pace fiscale

Prima di parlarvi della rottamazione delle cartelle e come si fa la richiesta, per chi dovesse sentire parlare di queste cose per la prima volta, spieghiamo cosa vuol dire pace fiscale.
In poche parole la pace fiscale è un insieme di misure pensate per chiudere i debiti e le cartelle esattoriali accumulate dai cittadini nei confronti del fisco. Attenzione però perché non stiamo parlando di un libera tutti, generalmente la pace fiscale prevede:

  • il saldo e stralcio di alcune cartelle esattoriali selezionate;
  • stralcio totale di cartelle con bassi importi;
  • rottamazione delle cartelle;
  • sanatoria delle irregolarità formali;
  • definizione agevolata delle liti tributarie pendenti.

Come già anticipato stiamo parlando di una materia complicata, ma la cosa che più può portare beneficio ai cittadini è proprio la rottamazione delle cartelle.

Questa consente di estinguere i debiti senza dover affrontare le spese relative alle sanzioni e agli interessi.

Per andare dritti al punto le cartelle esattoriali che possono essere rottamate riguardano i debiti relativi a: tributi e imposte, iva, multe stradali, contributi previdenziali e assistenziali.

Non sono invece inclusi i debiti verso lo Stato come quelli derivati dal recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea oppure crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei Conti.

Rottamazione 2023: come e con quali tempistiche fare domanda

Con la nuova legge di bilancio 2023 si è quindi dato il via alla rottamazione delle cartelle esattoriali. La Manovra infatti prevede la possibilità di saldare i debiti con l’Agenzia delle Entrate contratti dal 1° gennaio 2000 al 20 giugno 2022 senza dover pagare sanzioni, more e interessi. Infatti i beneficiari di questa tregua fiscale potranno corrispondere il solo importo del debito residuo in un’unica soluzione oppure in un massimo di 18 rate in 5 anni.

La stessa Agenzia delle Entrate con un comunicato ad hoc ha affrontato la questione e messo a disposizione le informazioni per effettuare la procedura per la richiesta di rottamazione.

La domanda si presenta in modalità telematica entro il 30 aprile 2023 sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata (vi lasciamo il link qui). La procedura è già attiva e sono state messe a disposizione due modalità alternative per fare richiesta.

  • online dalla propria area riservata;
  • online dall’area pubblica del sito.

Nel primo caso, come facilmente intuibile, occorre accedere tramite SPID o Carta di identità digitale. Si dovrà compilare il form dedicato e specificare quali cartelle si intendono inserire nella domanda di adesione alla definizione agevolata (questa è l’espressione che si usa sul sito per definire la rottamazione delle cartelle).

Dopo aver fatto questo la richiesta verrà presa in carico dal sistema e si riceverà una mail con la ricevuta di presentazione in allegato.

Nel secondo caso non occorre effettuare alcun accesso. La domanda si trasmette dall’area pubblica sempre compilando l’apposito form con l’unica differenza che occorre allegare i documenti di riconoscimento (carta d’identità e codice fiscale).

In questo caso si riceve una prima mail con un link da convalidare entro 72 ore (se lo fate scadere la richiesta viene annullata in automatico). Dopo la convalida arriva una seconda mail con la presa in carico della richiesta e relativo numero identificativo, infine, se la tutta la documentazione allegata risulta corretta, si riceverà la terza email con la ricevuta effettiva di presentazione della domanda in allegato.

Infine chiudiamo ricordandovi che se si sceglie di rateizzare l’importo o gli importi dovuti, bisogna essere precisi con il pagamento delle rate. Se non si paga la rata entro 5 giorni dalla scadenza la definizione agevolata risulta inefficace, in pratica perderete il beneficio della rottamazione e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.


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Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin

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