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Telefonia in Grecia. Gestori telefonici greci e storia del Paese

Telefonia in Grecia. Foto della bandiera Greca

La Grecia è una delle mete più ambite del mondo. Fantastico clima mediterraneo, siti naturalistici ineguagliabili, poli archeologici, cibo delizioso, mare cristallino, secolare tradizione di storia, arte e cultura, i prezzi accessibili. Moltissimi sono gli italiani che scelgono la Grecia come meta di vacanze, tra il continente e le incomparabili isole dell’Egeo.

Telefonia all’estero è la serie di post che racconta la storia e la situazione della telefonia nei diversi Paesi del mondo. Leggi tutti i post della serie da qui…


Non solo: grazie a un costo della vita decisamente sostenibile e una politica di detassazione sulle pensioni, sono davvero tanti gli europei che scelgono di trasferirsi in Grecia per iniziare una nuova avventura. L’epoca pandemica ha costretto il turismo a fermarsi, ma siamo certi che una volta superata l’emergenza, il turismo in Grecia riprenderà molto velocemente.

Tra le prime cose che chiunque deve organizzare una volta che si è trasferito in Grecia, insieme a trovare un tetto sopra la testa, è pensare alla comunicazione telefonica e di rete. Facciamo quindi un giro nella telefonia in Grecia.

Come usare il telefono in Grecia

Partenone in Grecia

La prima cosa di cui bisogna tener conto è che la Grecia fa parte dell’Unione Europea. Di conseguenza, come in ogni altro Paese Europeo, è soggetta alla legge sul roaming. In pratica, viaggiando in Europa e nello Spazio Economico Europeo si può usare il cellulare a tariffa nazionale: Roam Like at Home. Per chiamate, messaggi e servizi dati fanno fede le tariffe del proprio operatore nazionale.


Una seconda cosa che dovete sapere, è che in Grecia ci sono moltissimi hot spot wi fi gratuiti soprattutto nei posti turistici e nelle grandi città, grazie anche alle onnipresenti catene del food come i caffè Starbucks e i fast food Mc Donalids, ma sono numerosissimi anche i bar che offrono la connessione gratuita, un po’ come succede nelle città italiane,negli agriturismi o negli stabilimenti balneari.
Se avete necessità però di una connessione per lavorare, e magari non volete appoggiarvi agli hotspot che abbiamo citato, sono sempre più diffusi i pocket wifi: dispositivi tascabili in grado di fornire connessione internet. Molte compagnie offrono il loro hotspot mobile proprio per occasioni di viaggio.


Se invece la necessità è quella di un nuovo contratto telefonico o di una prepagata, perché avete intenzioni di trasferirvi stabilmente in Grecia o comunque passarci un bel po’ di tempo, la tecnologia telefonica nel Paese degli Dei è la stessa italiana, per cui potete conservare il vostro dispositivo e acquistare una SIM Greca, scegliendo tra le compagnie telefoniche del Paese.
Il governo greco sta lavorando con impegno per incrementare la rete 5G nel Paese, con l’intento di attrarre smart working stranieri grazie a una rete efficace anche nelle isole e detrazioni fiscali molto allettanti per i primi sette anni.


Se ti riconosci nella definizione di “nomade digitale”, sei chiuso in casa di fronte al computer dall’inizio della pandemia e il colorito della tua pelle sta diventando grigiastro, puoi iniziare a sognare di lavorare in pantaloncini e maniche corte al sole, e di cavalcare l’onda promossa dal Parlamento greco di sfruttare il Covid per uscire dalla crisi: per i primi sette anni potresti aver diritto a una detrazione fiscale del 50% e usufruire di un’infrastruttra di rete veloce e affidabile… Un sogno che potrebbe diventare realtà molto presto: Atene sta già lavorando con alcuni Stati ( partendo da Tel Aviv) per raggiungere un accordo che consentirebbe di muoversi liberamente tra i due Paesi a chi è stato vaccinato. A questo punto forse questo articolo sta diventando più interessante? Vediamo con quale compagnia telefonica potresti stipulare il tuo contratto!

Quali sono le principali compagnie telefoniche in Grecia?

Paesaggio della Grecia
  • COSMOTE: nome commerciale della COSMOTE MOBILE TELECOMMUNICATIONS SA ( COSMOTE ΚΙΝΗΤΕΣ ΤΗΛΕΠΙΚΟΙΝΩΝΙΕΣ Α.Ε. ). Di proprietà della OTE ( di cui parleremo più avanti) è il più grande operatore di telefonia mobile della Grecia, con sede nella capitale Atene. Il 100% di Cosmote appartiene a OTE, la quale a sua volta è controllata nella maggioranza delle quote da Deutsche Telekom, ma questa è una storia che fa parte del tristissimo capitolo della crisi greca a cui dedicheremo uno spazio in questo articolo, per spiegarvi meglio come è potuto accadere che la più grande compagnia telefonica ellenica appartenga alla teutonica Telekom….
    Cosmote ha due filiali nell’Europa Sud Orientale: Telekom Albania e Telekom Romania.
    Un po’ di storia della compagnia: Cosmote è nata nel 1998 raggiungendo in solo un anno ben un milione di abbonati, per diventare il più grande operatore mobile greco, con due milioni e mezzo di clienti, nel 2001. Nel 2006 ha acquisito il 99% di Germanos SA, leader nella produzione di batterie per dispositivi elettronici e catena multinazionale di vendita al dettaglio di prodotti elettronici come computer, fotocamere, lettori mp3 e telefoni cellulari. Germanos gestisce un programma chiamato Dias Bat, focalizzato sul ricicliaggio di batterie, che vengono raccolte nei punti vendita per ridurre l’effetto negativo delle batterie sull’ambiente. Nel 2007 COSMOTE lancia pacchetti di servizi per l’ADSL. Tre anni dopo, nel 2010 aggiorna la sua rete incrementandone la velocità e arriva l’anno successivo a coprire il 98% della popolazione con la rete 3G. Nel 2012 lancia la rete 4GLTE nella capitale Atene e a Salonicco, la seconda città della Grecia.
    Nel 2015 OTE unifica tutti i suoi servizi sotto il marchio COSMOTE.
    A livello di sponsorizzazioni, COSMOTE si propone come una compagnia molto attenta all’ambiente. Sponsor dei Giochi Olimpici di Atene 2004, COSMOTE ha anche un programma con cui assegna borse di studio per studi universitari. Oltre a questo, la compagnia sponsorizza iniziative culturali riguardanti la secolare cultura greca, dalla digitalizzaziona di biblioteche a mostre archeologiche.
    A livello di offerte la compagnia COSMOTE segue il trend internazionale: offerte per smartphone di ultima generazione, come quelli adatti alla tecnologia 5G, pacchetti di abbonamento con Giga illimitati, proposte abbinate a offerte TV adatte a ogni gusto, dallo sport al cinema passando ovviamente per i programmi adatti ai bambini.
    COSMOTE propone la più grande rete in fibra ottica del Paese con velocità fino a 200 Mbps su diversi dispositivi contemporaneamente.
  • Vodafone Ελλάδα: filiale greca della Vodafone, è stata fondata nel 1992 col nome di Panafon dal gruppo formato da Vodafone, France Telecom, Intracome e DataBank. Dal 2002 opera col nome di Vodafone e sponsorizza concerti, registrazioni e tutto il mondo che ruota attorno al cantante greco Sakis Rouvas, una sorta di Ricky Martin ellenico, abbronzatissimo e dai muscoli definiti e perennemente esposti sotto il completo bianco opportunamente slacciato.
    Nel 2004 Vodafone Greca è stata protagonista di uno scandalo legato all’intercettazione illegale di oltre 100 telefoni cellulari della sua rete che appartenevano principalmente ai membri del governo o alti funzionari pubblici.
    Vodafone è la seconda rete mobile in Grecia, grazie anche all’acquisizione di Cyta Hellas Telecommunications SA del 2018.
    Vodafone propone rete fissa, mobile e servizi TV. Oltre ai contratti, si può optare per pacchetti prepagati . Col programma Digital care, Vodafone sostiene la parità di accesso all’istruzione e alla tecnlogia.
  • WIND Hellas: la storia della versione greca di Wind nasce da quella di Stet Hellas Telecommunications, la compagnia fondata nel 1992 come consociata di STET ( Telecom Italia). La compagnia vantava di diversi primati in Grecia, tra cui il primo servizio MMS e la prima rete 3G. Nel 2004 la compagnia prese il nome di TIM Hellas, ma tre anni dopo, nel 2007, fu acquistata dall’egiziana Weather Investments, che controllando Wind Telecomunicazioni, cambiò il nome in Wind Hellas. Dopo la fusione con l’operatore greco di linea fissa Tellas e l’acquisizione di Q-Telecom, Wind Hellas diventa una delle principali compagnie in territorio ellenico. La compagnia ha patito il duro periodo della crisi, e nel 2010 WIND Hellas è passata sotto il controllo della holding Largo Ltd.
    Wind Hellas propone offerte solo mobile, solo fisso più fibra, o pacchetti per rete fissa e mobile. Non manca la tv ( Wind Vision) con diversi canali dedicati al cinema, lo sport, i documentari, l’intrattenimento e Netflix.

OTE: Brevissima storia della telefonia in Grecia

Mare Grecia

OTE è la compagnia incumbent in Grecia, figlia della compagnia di Stato. Tutto parte nel 1926, con la fondazione della Hellenic Telephone Company ( AETE). In quel periodo e per si successivi 20 anni, i servizi di telefono e telegrafo sono frammentati: per questo motivo, con lo scopo di consolidare questo mondo frastagliato, nel 1949 nasce OTE che detiene il monopolio delle telecomunicazioni fino al 1998. Questa data segna l’apertura del mercato alla concorrenza e l’inizio della privatizzazione di OTE.
Planiamo direttamente alla fine del primo decennio degli anni Duemila, quando si apre ufficialmente il tostissimo periodo della crisi greca.

Breve storia della crisi greca

Apriamo questa inevitabile e triste parentesi durata quasi 10 anni: è il 2009 quando si apre ufficialmente la crisi che ha cambiato non solo il Paese, ma gli interi equilibri europei.
Appena insediatosi al governo, il primo ministro George Papandreou rivela al mondo che i dati dei conti pubblici greci nei governi precedenti erano stati falsificati per permettere allo Stato di entrare nella zona euro, con un deficit pubblico che ammonta al 12,7 per cento, quindi ben superiore ai parametri di Maastricht che avevano posto la soglia al 3%.

Grecia Paesaggi Tetti


In poche settimane la crisi precipita: mentre il governo cerca soluzioni per mettere una toppa a questo enorme buco, tra privatizzazioni, riforme, congelamento degli stipendi statali e lotta all’evasione, le previsioni sul deficit si impennano e le agenzie di rating declassano i titoli di stato al livello di immondizia. Entra in ballo l’Europa, con la richiesta da parte di Atene di un piano di aiuti internazionali che viene accordato per l’ammontare di 110 miliardi di euro. Il prezzo da pagare è salatissimo, e può essere riassunto con una parola: austerità, tra le proteste del popolo, alcune sfociate anche in tragedia. Il paese è in ginocchio e la strada per la rinascita non sembra aprirsi a breve termine. La disoccupazione giovanile supera il 40%, gli anziani vedono tagliate le loro pensioni, le tasse aumentano, in moltissimi perdono il lavoro.

È il 4 Aprile del 2012 quando l’opinione pubblica internazionale inizia a rendersi conto della drammaticità della situazione per il messaggio lanciato da Dimitris Christoulas: un ex farmacista in pensione che al grido di “Non mi sto suicidando, sono loro che mi stanno ammazzando” si spara un colpo alla testa nella piazza principale di Atene. Un’altra parola inizia a rimbalzare di bocca in bocca, tra titoli di giornali e allarmanti servizi televisivi: la troika. Il grazioso terzetto costituito da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, creditori nei confronti della sempre più stanca e disperata Grecia, convince la Germania ad attivare il fondo salva-stati.

Il primo ministro greco propone un referendum consultivo, ma di fronte alla minaccia europea di sospendere gli aiuti economici non vede altra strada che quella delle dimissioni, lasciando il posto a un governo di unità nazionale guidato da Papademos.
Inizia un secondo capitolo di tagli pesantissimi che scatenano una dura rivolta ad Atene.
Arriviamo al 2015, col trionfo alle elezioni del partito di sinistra radicale Syriza, guidata da Alexīs Tsipras, che si impone di rinegoziare i trattati con l’Europa. Nel frattempo il Paese è sprofondato, non sono garantite nemmeno le cure primarie, che vengono portate avanti da ambulatori popolari.

Senza un soldo, la Grecia non rimborsa una rata dal Fondo Monetario Internazionale e chiude banche e trasferimenti di capitali all’estero, indicendo un referendum per accettare o rifiutare le proposte della troika. Il 62% vota OCHI: No all’accordo.
Ma i creditori non si fermano: resta iconica l’immagine di Tsipras che durante una interminabile notte di negoziati si sfila la giacca e, sfinito, propone: “ecco, prendetevi anche questa”. Viene approvato un terzo piano di aiuti con richieste sempre più stringenti.

In tutti questi anni che abbiamo velocemente raccontato il Paese è in saldo, e i potenti non si lasciano sfuggire l’occasione. I tedeschi si comprano, come se fossero a un mercatino delle pulci, l’aeroporto di Atene, quello di Mykonos, di Kos, di Salonicco, Zante, Corfù e Rodi. I cinesi comprano il porto del Pireo, gli italiani le ferrovie.
Tornando a noi, la più importante compagnia telefonica greca, OTE, diventa per maggioranza di quote della Deutsche Telekom.

La Grecia nel frattempo, fiera e sfinita, continua il suo lunghissimo percorso per risollevarsi dalla crisi. Il fenomeno migratorio di cittadini greci verso altri stati è stato imponente, e controbilanciato da un massiccio incremento dell’immigrazione, vista la sua posizione strategica nel Mediterraneo, vera porta tra oriente e occidente. Insieme ai rifugiati ci sono gli immigrati clandestini, ma anche i ricchi europei, che godono del clima favoloso, del mare, del cibo, e dei bassi costi di questo Paese martoriato ma meraviglioso.

Altri post di questa serie: la telefonia negli USA / la telefonia nel Regno Unito / la telefonia a San Marino


Foto dell'autore
Francesca Irene Thiery. (Franny) è un’illustratrice Romana. Dopo il diploma allo IED è stata selezionata a numerosi concorsi internazionali e ha pubblicato diversi libri. Da più di 20 anni realizza i suoi disegni sia per l’editoria tradizionale che per il digital. Dal 2020 scrive un suo blog di corsi di disegno (frannythiery.com) . Produce contenuti creativi, ironici e coinvolgenti per la UpGo.it srl.

3 commenti su “Telefonia in Grecia. Gestori telefonici greci e storia del Paese”

  1. Ve lo dico io come funziona la telefonia greca: quella che costa meno ti leva 18 al mese e ogni santa volta pago più di quanto dovrei da contratto, ma non posso avere i dettagli. L’assistenza Nova fa schifo e ho scoperto che mi hanno fatto pagare 45 euro per “chiamate internazionali”. Per capire chi avrei chiamato ho dovuto fare una guerra e scoperto che, secondo loro, l’Italia è”internazionale” nonostante ci sia una chitarra legge sulla telefonia europea. Ecco come. Devono fallire tutte.

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  2. perchè gli operatori greci sono dei ladroni? 10€ per 500 mb????? quando in Italia 100 GigaByte vengo 6/7€ al mese?

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