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Telepass o UnipolMove: quale conviene?

Meglio Telepass o UnipolMove? UpGo è ben conosciuto per il suo focus sui servizi in abbonamento, cercando, quando possibile, di offrire consigli utili per risparmiare. Sebbene ci concentriamo per lo più su telefonia mobile, fibra e pay tv, in questo articolo vogliamo parlare dei sistemi in abbonamento per evitare le file ai caselli autostradali. Questo settore è stato dominato per anni da Telepass, ma di recente UnipolMove si sta facendo strada. Come si confrontano in termini di costi e servizi offerti? Ecco una veloce panoramica per aiutarvi a scegliere.

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Telepass: il veterano del settore

Il servizio Telepass, per molti anni monopolista nel mercato del “telepedaggio”, offre un’ampia gamma di servizi. L’offerta base ha un prezzo mensile di 1,83 € e include, oltre alla priorità nelle autostrade, la possibilità di pagare parcheggi convenzionati, l’Area C di Milano (tutto il centro storico di Milano, delimitato dalla cosiddetta Cerchia dei Bastioni) e i traghetti sullo stretto di Messina tramite l’app Telepass Pay.

Ci sono poi altri due abbonamenti, Easy e Plus, a 2 e 3 euro al mese, rispettivamente, che aggiungono servizi come il pagamento delle strisce blu, il cashback sul carburante, la ricarica dell’auto elettrica, il bollo, la revisione e il lavaggio auto. Nell’abbonamento Plus il canone è azzerato per 12 mesi (poi passa a 3 euro) e si includono ulteriori servizi come il cashback sui monopattini e le biciclette elettriche, gli scooter in sharing, i taxi e i mezzi pubblici. Infine, Telepass propone l’abbonamento “pay per use”, senza un canone mensile fisso, ma a 2,5 € ad ogni passaggio (con 10 euro una tantum per l’attivazione del servizio), più il prezzo del pedaggio. Tutti gli abbonamenti Telepass permettono di associare fino a due targhe e il servizio può essere utilizzato su tutta la rete nazionale, nonché in Francia, Spagna e Portogallo.

UnipolMove: il nuovo arrivato

Dopo anni di dominio indiscusso di Telepass, è arrivato UnipolMove, la soluzione pensata dal colosso delle assicurazioni Unipol. Questo servizio arriva sul mercato con un’offerta molto aggressiva: per i primi sei mesi il canone è gratis, per poi passare a soli un euro al mese. Oltre al prezzo competitivo, esaminiamo le caratteristiche principali. UnipolMove consente di associare una sola targa, ma per un secondo veicolo basta aggiungere 0,50 euro in più al mese. Il dispositivo funziona su tutta la rete autostradale italiana, ad eccezione della Sicilia, che comunque verrà coperta a breve (si prevede l’aggiunta di alcuni Paesi europei). Come Telepass, anche UnipolMove è convenzionato con alcuni parcheggi (circa una sessantina) e permette il pagamento delle classiche strisce blu cittadine. Inoltre, offre la possibilità di pagare l’Area C di Milano e di sfruttare i servizi di PagoPA. Infine, consente di beneficiare di uno sconto del 20% sul pagamento dell’autostrada Pedemontana. La disdetta al servizio è completamente gratuita, ma deve essere comunicata con 6 mesi di anticipo.

Conclusioni

È evidente che l’intento di Unipol è quello di competere con Telepass nel mercato del “telepedaggio”. L’offerta di UnipolMove è molto più economica, il che la rende perfetta per chi non ha molte esigenze e utilizza il servizio principalmente per accedere ai caselli autostradali. D’altro canto, se si viaggia spesso all’estero, Telepass potrebbe essere la scelta migliore. Come sempre sottolineiamo quando confrontiamo diverse realtà, non esiste un unico vincitore: la scelta dipende dalle esigenze specifiche di ciascuno. L’arrivo di UnipolMove ha introdotto una concorrenza, che è sempre positiva per i consumatori. Pertanto, non escludiamo che in futuro vedremo altri operatori proporre servizi simili, con più opzioni e forse a prezzi più bassi.


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Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin

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