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La3. Che fine ha fatto? La storia del canale tv di WindTre

La3

Ultimi aggiornamenti 2021: Nell’articolo seguente, scriveremo dell’avventura televisiva del marchio 3 che per anni ha posseduto un canale televisivo denominato La3. Tuttavia oggi La3 è anche il nome di un multiplex televisivo del digitale terrestre. In sostanza l’ex canale tv si è trasformato in una rete di trasmissione per altri canali televisivi, sempre restando di proprietà del gruppo WindTre. Attualmente il multiplex del gruppo veicola il canale televisivo SportItalia, in partnership con la società PrimaTv. Ma ora vi raccontiamo la storia del tivufonino della 3 e di questo canale televisivo che sarebbero dovuto essere avveniristico ma che nella realtà si è rivelato uno dei più grossi flop della telefonia italiana. Buona lettura…

Tra le tante attività in capo a WindTre c’ era anche un canale tv. Stiamo parlando de La3, pionieristico progetto nato dagli investimenti nella tecnologia flop DVB-H, la mobile tv sognata da 3 Italia e mai divenuta realtà.

La 3. Logo del canale tv Wind Tre
La3, il canale di WindTre ormai lasciato a se stesso. Dai progetti di Tivufonino, oggi la rete televisiva non interessa più ai vertici della nuova WindTre.

Una tecnologia che è costata cara a 3 Italia e che è diventata obsoleta già prima di nascere, con lo sviluppo rapido dei servizi streaming attraverso la rete veloce UMTS. Nonostante il fallimento del progetto, H3G ha sempre mantenuto in vita il brand La3, facendogli più volte cambiare forma.

Oggi La3 è definitivamente chiusa, dopo aver transitato per molti anni sia sul dtt italiano che su Sky, rispettivamente ai canali 134 e 163. Nel 2007 si propose come la prima pay tv mobile, con una proposta di film e calcio a pagamento. Il palinsesto tra il 2016 e gli inizi del 2017 diventò invece decisamente più modesto e tutto incentrato sulla comunicazione 2.0.

Segno tangibile della chiusura definitiva del progetto è il silenzio assoluto sulla pagina Facebook ufficiale, a partire dagli inizi di gennaio 2017. Poco dopo i’ ufficializzazione del matrimonio tra Wind e Tre e il completamento della fusione, i social media manager di La3 sono andati in vacanza. Per sempre.

C’ è da dire che anche nei momenti di piena attività del canale, su Facebook, le reazioni dei fan, erano praticamente nulle. Insomma, la tv di 3 Italia non ha mai funzionato e non è mai riuscita, dopo il maldestro tentativo della tv mobile, a trovare la sua reale missione. A definire un suo preciso pubblico.

Il ricordo di La3 è ancora storicamente legato a quel tivufonino che non è mai, anche secondo l’ ex Ad Vincenzo Novari, decollato veramente. E nella nuova mega realtà di WindTre, ancora prima compagnia telefonica nazionale sul mobile, il canale televisivo La3 non ha mai trovato un proprio spazio. E stando ai silenzi dei social network del canale, pare che non manchi proprio a nessuno.

La storia del canale La3

Con l’arrivo del gestore Tre e i primi servizi 3G nacque anche la prima tv da vedere esclusivamente sul proprio smartphone. Nasceva quindi quello che a suo tempo venne denominato tivufonino. E nacque così anche il canale La3 che trasmetteva un vero e proprio palinsesto pensato appositamente per la fruizione mobile, correva l’anno 2006.

La3 trasmetteva inizialmente solo sui tivufonini brandizzati Tre Italia con un vero e proprio palinsesto con eventi sportivi live come i mondiali di calcio del 2006, gli europei del 2008 ma anche film, serie tv e intrattenimento. Successivamente il canale comincia a trasmettere su digitale terrestre sul canale 134 e quindi anche su satellite con Sky al canale 163, chiudendo i battenti nello scorso marzo 2017 mentre continua a trasmettere solo su digitale terrestre fino allo scorso 1°maggio. Il canale era all’origine diretto da Fabio Rimassa.

La programmazione di La3 era essenzialmente generalista con programmi e rubriche di approfondimento e intrattenimento divenendo via via sempre più specifica focalizzandosi sempre di più su contenuti a target millennials avvelendosi anche di famosi youtubers in qualità di improvvisati, e poco convincenti, conduttori di alcuni programmi in palinsesto.

Nel momento in cui il canale approdò inizialmente su Sky diede vita ad una programmazione un po’ particolare e fortemente criticata dagli abbonati di Sky: i call game con 14 ore di diretta per giocare, votare e vincere con le telefonate, gli sms e le videochiamate. Chiamate, manco a dirlo, costosissime.

I concetti televisivi si estendono sempre più al web, con il coinvolgimento del pubblico in maniera distribuita su tutte le piattaforme, come nel caso di OUT fuori dal Tubo, format in cui un VJ-conduttore rapisce i personaggi più rilevanti di YouTube e li costringe ad un’intervista in esclusiva, e The Hashtag Fight Show, un talk show in cui un ospite del mondo dello spettacolo dialoga e risponde a domande e battute scritte in 140 caratteri da utenti molto popolari su Twitter.

Come dicevamo La3 aveva in programmazione anche serie tv nello specifico webseries come The Pills, Facce da scuola, Kick, Malviviendo, Prom Queen, Puzzle The Series, The Cut e Trinity. Nel 2011, arriva anche sugli smartphone e sui tablet grazie a un’app proprietaria dedicata per iOS e Android, che permette non solo di vedere il canale in streaming dal proprio dispositivo, ma anche di rivedere on demand le puntate ed episodi già andati in onda.

Un canale che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto avere un carattere unico e originale, così da distinguersi da tutti gli altri canali presenti sia su Sky che su digitale terrestre. Un canale che però, nella realtà, non è mai riuscito ad attrarre il pubblico giovane molto esigente che vive tra smartphone, social e web. Il pubblico al quale La3 avrebbe dovuto puntare.

La3 televisione

Taxipopuli e Reputescion

In Taxipopuli, programma di punta de La3, la giornalista Natasha Lusenti intervista un esponente del mondo della politica o della società a bordo di un taxi in giro per la città mentre Reputescion era condotto dal giornalista Andrea Scanzi che intervistava personaggi del mondo della spettacolo, della politica e del giornalismo che venivano sottoposti in tempo reale al giudizio spesso spietato e insindacabile del popolo del web.

Nel proseguire la sua mission ormai ben definita e sempre più consolidata, La3 diventa anche il canale ufficiale nonchè ideatore dei primi Web Show Awards: l’unico programma italiano che raccontato il web attraverso una serie di volti che oggi conosciamo molto bene e sono poi diventati famosi come Frank Matano, The Show, The Jackal.

In tre anni, oltre 200.000 visualizzazioni in streaming live sul canale YouTube e quasi 2 milioni di voti sul sito webshowawards.it. Web Show Awards 2015 è stato il primo live show europeo fruibile in diretta streaming interamente a 360°. L’evento, svoltosi a Roma, ha visto presenti migliaia di fan, proprio come nelle edizioni precedenti a Napoli e Bologna.

La3 diventa sempre più interattiva e integrata con il mondo on-line: dai programmi dedicati alla divulgazione e all’informazione sul mondo digitale, all’utilizzo e all’integrazione di app nei format ideati e prodotti dalla rete stessa.

3 Italia anni fa è stata la prima e anche l’unica ad un certo punto a scommettere sui contenuti fruibili tramite smartphone con tecnologia DVB-H, a suo tempo ci provarono anche TIM e Vodafone ma fallirono miseramente, l’unica fu Wind che invece non ci provò neanche non credendo mai nelle potenzialità di questa tecnologia.

Dal 1º marzo 2017 La3 non è più visibile sulla piattaforma Sky, rimanendo solo sul digitale terrestre fino al 1º maggio successivo, quando termina definitivamente le trasmissioni, spegnendo di fatto un canale mai realmente nato.


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